Pedala e vola in Italia: il giro dei vulcani
Published on:
31 Jan 2016
Tobi Böck, Jochen Schweizer e Felix Wölk hanno pedalato lungo la penisola italiana per completare il progetto di volare dai vulcani europei più attivi. Ecco cosa ci racconta Felix:
l'idea: un'avventura in parapendio ecofriendly, niente voli di linea, niente funivie, e nemmeno automobili per per andare in giro. Solo le nostre gambe, le termiche e qualche volta un traghetto per spostarci sul mare. Il nostro bagaglio: tende, sacchi a pelo, una pesante borsa fotografica e tre Ultralight con imbraghi OZO e F*Lite. Siamo partiti con le bici da strada dalla Germania, dalla nostra casa in Baviera, per scappare dall'inverno tedesco andando verso sud.
Il nostro obiettivo: pedalare lungo tutta l'Italia per salire sui vulcani europei più attivi e poi volare dalla loro sommità (M. Vesuvio, M. Stromboli, M. Etna) Partenza il 12 novembre. Il Vesuvio, vicino a Napoli è stato una specie di riscaldamento, anche se abbiamo dovuto trascorrere una notte sul bordo del cratere per poter volare. Una forte brezza settentrionale ci ha portato sopra il tonante cratere dello Stromboli che è sempre attivo, con una visione dall'alto del suo inferno. Abbiamo raggiunto la Sicilia all'inizio di dicembre, nel periodo in cui, da oltre due settimane, il monte Etna stava mostrando un'intensa attività eruttiva. La salita era vietata, ma l'abbiamo fatta ugualmente e siamo decollati dal bordo del suo cratere principale. I 30 minuti di planata sono stati un volo fantastico sopra un paesaggio irreale tutto nero. Eravamo atterrati da cinque minuti quando la montagna eruttò nuovamente. Una torre nera di spessa cenere vulcanica si alzò verso il cielo. Proprio dal cratere dove eravamo decollati. Non riuscimmo a fare altro che fissare quella enorme 'cosa' che sembrava venire direttamente dall'inferno e... devo ammettere che l'idea di essere stato là solo mezz'ora prima mi rendeva non poco inquieto. Abbiamo smesso di parlare e scherzare. In quel momento i nostri festeggiamenti per aver portato a termine il nostro progetto si trasformarono in un pensoso silenzio.
-Felix Woelk Guardate le foto e la storia su INSTAGRAM.